Premio Nazionale ‘Cronache del Mistero’

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At 10 december I received in Ceccano (Lazio, Italy) the Italian price called ‘The Chronicles of the Mystery’, together with 12 other scholars from Italy and abroad, for my book ‘Il sorriso della Sirena’ (The smile of the mermaid. Journey trough the Etruscan labyrinth in search of the Goddess.). Below you can find my Italian thank-you speech.

Ringraziamenti

Innanzitutto vorrei ringraziare gli organizzatori del ’Premio Nazionale Cronache del Mistero’ dal profondo del mio cuore perché hanno deciso di conferirmi questo premio. E’ un onore per me essere accolta nella cerchia di amici Italiani e stranieri, il cui lavoro in quest’ambito viene così riconosciuto. Questa primavera sono arrivata con Agnes ad Alatri per andare a vedere l’affresco del Cristo nel Labirinto. Era un incontro speciale. Non solo perché mi emozionava trovarmi davanti a qualcosa che a mio parere è l’essenza del labirinto Cristico, ma anche grazie all’incontro imprevisto con Giancarlo Pavat e i suoi amici di Ceccano. Ci hanno mostrato alcuni luoghi sorprendenti, che hanno arricchito profondamente il nostro viaggio lungo il percorso di peregrinaggio verso la Puglia. Niente avviene per caso…Anche per questo motivo ringrazio sentitamente !

sirenaRicevo il riconoscimento per il mio libro intitolato ‘Il sorriso della Sirena’. Vorrei raccontarvi qualcosa del retroscena di questo libro. Circa 10 anni orsono arrivai a Pitigliano, da sola, per fare qualche indagine sull’immagine della sirena bicaudata. Da anni mi affascinava la statua della sirena che si trova nel Sacro Bosco di Bomarzo. Quando poi l’ho incontrata anche su diverse tombe Etrusche e minuscole pievi paleocristiane mi resi conto che era ora di indagare. Il mio interesse per la sirena si sviluppò parallelamente al mio lavoro con il labirinto come percorso spirituale. Il mio intuito mi diceva che questo simbolo così ricco era molto più vecchio, che il noto mito di Teseo e Arianna ci voleva far credere. Sospettavo che la cultura Etrusca poteva offrire una chiave verso una comprensione più approfondita della questione.

Fui ricompensata ampiamente. Ben presto mi fu chiaro che il segreto si celava nel paesaggio sacro degli Etruschi e la geografia sacra in essa conservata. Vie cave, templi nascosti, altari all’aria aperta e grotte che raccontano tutti insieme la storia di un’iniziazione primordiale nel sacro matrimonio tra il dio cielo e la dea terra, con il Lago di Bolsena come centro sacro. Il labirinto Etrusco faceva parte di questa cultura labirintica. La sirena era – in poche parole – un simbolo della dea terra e una guida per l’anima sul suo lungo viaggio attraversando il ciclo della vita.

Dopo aver concluso il lavoro per il mio libro rimasi a Pitigliano, dove andavo a vivere per sei mesi all’anno. Il mio legame con il paesaggio sacro – e con la dea – si approfondiva nelle mie lunghe passeggiate, solitarie e in compagnia di amici. Innumerevoli luoghi sconosciuti apparivano sulla mia strada e facevo nuove esperienze scoprendo nuovi saperi. Di volta in volta le vie cave mi conducevano dal buio alla luce. Cominciai a portare altre persone in giro alla scoperta dei tesori etruschi e scrissi delle mie esperienze sulle riviste olandesi. Nel frattempo mi allenavo nel lavoro energetico in luoghi antichi, ricevendo tra l’altro le mie iniziazioni più importanti nella zona attorno a Pitigliano – e più tardi anche in Olanda e in Peru – nella spiritualità degli Inca.

fullsizerenderLa sirena bicaudata è rimasta per tutto quel tempo la mia guida. Ogni volta la incontrai in luoghi diversi: prima nei paesi vicini a Bolsena, poi in numerose altre località dell’Italia e perfino in altre nazioni. Le persone mi mandavano immagini di lei, che avevano incontrato durante i loro viaggi. Così ho imparato a conoscere il suo significato a un livello sempre più profondo. E un nuovo capitolo della mia vita è iniziato quando la scoprii anche nel Vaticano, sulla tomba di Matilde di Canossa. Mi rimisi in viaggio, questa volta alla ricerca di tracce della vita di Matilde e dei luoghi sacri da lei frequentati e costruiti. Il resoconto delle mie scoperte è riversato nel mio libro ‘La Regina del Vaticano. Viaggio sulle orme di Matilde di Canossa’.

Strada facendo qualcosa di più grande è apparsa davanti a me: l’idea che il mio lavoro consistesse nel portare alla luce storie nascoste del divino femminile, della dea in tutte le sue forme, per riportare in tal modo la sua saggezza ai nostri tempi. So di essere parte in tal senso di un movimento in crescita di donne – e sempre più anche uomini – che dedicano la loro vita e il loro lavoro a questo scopo. Anche per questo l’Italia è una continua fonte d’ispirazione per me. E molto ho appreso dalla letteratura internazionale – di lingua inglese e olandese – in questo campo: ha formato il mio sguardo sui tesori d’Italia .

Un elemento chiave in tutto questo è per me la relazione, a qualsiasi livello. La sirena bicaudata fa parte di un antico linguaggio simbolico, da un’epoca in cui la scrittura era appannaggio di ben poche persone. Questa sua caratteristica lascia spazio per un’interpretazione creativa mettendola in relazione con la saggezza del cuore. Il mio lavoro in questo senso è ispirato dalla psicologia del profondo di Carl Jung. I simboli non sono delle immagini qualunque, essi sono legati a delle forze archetipiche, che sono presenti nel campo dei luoghi sacri e del subconscio collettivo e che sono cariche di energia. Ristabilendo un legame con essi quelle forze si risvegliano in noi e le possiamo mettere sulla bilancia della coscienza riflessiva.

La mia ricerca è perciò sempre una combinazione di diversi metodi. Viaggio, osservo, ascolto e studio le fonti, ma guardo anche dentro di me per capire cosa i simboli hanno da dirmi. Ho imparato molto in questo senso collegandomi con la forza espressiva dei miei sogni . Molto di quello che ho scritto nei miei libri, mi è apparso prima di notte in forma visiva. I miei sogni mi dicono, dove andare e perché, o mi mostrano dei nessi tra il mio lavoro e ‘l’insieme più grande’ e ‘l’altro mondo’. Mi indicano una via spirituale, la via dell’anima. Soprattutto mi hanno dato un senso della sacralità della terra, qualcosa che è quasi andata persa nella nostra cultura, ma che per fortuna da alcuni anni sta lavorando per un suo ritorno. Nel mio libro ‘Regina del Vaticano’ ho approfondito il mio metodo.

La relazione è importante anche per i contatti con le persone che incontro sulla mia strada, compagni di viaggio sul percorso. Ho imparato molto dalle persone che si sono messe in viaggio con me e che mi hanno fatto vedere che cosa suscitava in loro l’immagine della sirena bicaudata. Un gran numero di donne mi ha raccontato quanto le ha aiutato a ritrovare la loro forza interiore. Lo stesso vale per il labirinto: ogni volta imparo dalle persone che lo percorrono insieme a me e da coloro che istruisco a lavorar con il labirinto. Nutro una profonda gratitudine per le persone che ho incontrato lungo il cammino, che mi hanno mostrato luoghi sacri nascosti e hanno avviato un dialogo con me sul loro significato. Ho imparato dai miei incontri con artisti e poeti che contribuiscono in modo significativo dalla loro relazione con la coscienza visiva e poetica al ritorno del potere creativo del femminile che è incarnato dalla sirena. E fui toccata dagli incontri con le persone che vivono in stretta relazione con la terra: i viticoltori, i contadini e gli ‘indigenous wisdom keepers’ in tutto il mondo, che nel loro cuore portano ancora sempre con sé il linguaggio della dea terra. Tutti insieme contribuiamo al ritorno delle antiche saggezze per una nuova era.

Possiamo fare questo lavoro soltanto arrendendoci al Mistero, in co-creazione tra noi e con le ‘forze superiori’ che lavorano in e tramite noi. Se andiamo oltre i limiti della coscienza razionale, si aprirà un nuovo percorso, un percorso di stupore e di connessione in cui il cuore e la testa possono andare insieme. E’ una strada lunga che richiede dedizione, attenzione, e pazienza, e la volontà di sbattere il naso. Il labirinto si è dimostrato essere un prezioso supporto per me. Ci insegna di percorrere la strada verso il nostro centro, il Sé, con tutti i movimenti che ne fanno parte girando intorno. Strada facendo impariamo a portare le nostre ombre alla luce, a collegare gli opposti, non per eliminarli, ma per portarli in equilibrio. Il più importante tra questi è ancora il rapporto tra forze femminili e maschili nella nostra cultura. La mia speranza è che il mio lavoro contribuisca a migliorare quell’equilibrio .

Infine vorrei ringraziare le mei editore A3boeken e Effigi, e soprattutto Randa Romero, Mia Landman e Chiara Rizzi. Hanno tradotto i miei libri in italiano con dedizione e in modo empatico e competente, e quindi dato un contributo importante alla loro diffusione. E poi c’è Agnes van de Beek, con cui ho condiviso parecchie avventure spirituali e energetici in Italia. Il viaggio continua, troviamo la strada camminando.

Ceccano, 10 dicembre 2016

Selma Sevenhuijsen

Traduzione Italiana: Mia Landman